venerdì 16 novembre 2012

Non sempre lo stress è una situazione negativa

Quando si pensa allo stress lo si connota sempre come una sensazione negativa, come qualcosa che danneggia la salute psichica e fisica. In realtà non è esattamente così, infatti la definizione di stress è:
sindrome di adattamento a degli stressor (sollecitazioni). Può essere fisiologica, ma può avere anche dei risvolti patologici, anche cronici, che ricadono nel campo della psicosomatica. 

Ciò sta a significare che innanzitutto lo stress è una risposta del fisico a una sollecitazione esterna e non sempre questo è negativo. Specialmente se si parla di stress lavorativo, si può anche vedere come una forma di stimolazione a dare il meglio, ad essere più attivi e ricettivi e a mettersi in gioco. Le vere problematiche sorgono quando insieme allo stress si verificano degli stati di malessere, se non addirittura delle patologie. 

Quindi si può dire che a fare la differenza è proprio la reazione dell’organismo allo stress, tanto che a confermarlo arriva una ricerca dell’Università della Pennsylvania, pubblicata sull’Annals of Behavioral Medicine. Dieci anni fa è stata avviata una prima ricerca su 2000 persone analizzando la loro reazione a situazioni stressanti. I test sono stati effettuati utilizzando le interviste telefoniche, durante le quali veniva chiesto di raccontare la giornata, i problemi lavorativi e i corrispondenti cambiamenti di umore. Insieme a ciò sono stati rilevati i livelli di cortisolo. Dopo dieci anni, cioè quest’anno, sono state effettuate nuove rilevazioni ed è emerso che chi si è fatto coinvolgere maggiormente, rimuginando e lasciandosi infastidire, ha avuto maggiori problemi di salute legati allo stress, in special modo patologie cardiovascolari.