venerdì 14 settembre 2012

Lo stress lavorativo diventa satira a Fano

Si chiama "Tutto esaurito" ed è la mostra a Fano relativa al Premio Nazionale di Umorismo e Satira CartoonSEA 2012. Il tema di quest’anno verte sull’assenza di lavoro e sullo stress lavoro correlato, ovvero quel malessere che colpisce tanti lavoratori a causa dei ritmi lavorativi di oggi, aggiunti a orari massacranti e condizioni lavorative pessime. Il premio giunge alla sua IV edizione, nato da un’idea di Giovanni Sorcinelli ‘Giox’ e Maurizio Minoggio quest’anno è stato organizzato da SEA Gruppo, una società di consulenza ambientale e sicurezza sul lavoro con il sostegno dell’INAIL Pesaro-Urbino.
Ho menzionato la mancanza di lavoro e proprio di questo "parla" l’immagine vincitrice del concorso, ideata da Stefano Antonucci, grafico pubblicitario e cartoonist. Riprendendo il concept di una famosissima foto che ritrae 11 operai sospesi su una gru, durante la costruzione del Rockfeller Center di NewYork, Antonucci ha stravolto l’immagine stessa facendo abbandonare la gru agli operai, perché di lavoro ormai non ce n’è più. Ed è grazie a questa idea, semplice e geniale, che è stato giudicato il migliore fra i partecipanti a CartoonSEA 2012.
Per vedere l’opera vincitrice e tutte le altre partecipanti, oltre alla monografia di Marco De Angelis, vincitore dell'edizione 2011, basta andare alla Chiesa di San Michele in via Arco d’Augusto a Fano dal 13 al 20 settembre. Premi speciali sono stati inoltre assegnati a Margherita Allegri, Emanuele Benetti, Mauro Biani, Lido Contemori, Paolo Dalponte, Filippo Lo Iacono, Stefano Magnani, Fabio Magnasciutti, Cristian Stenico, Toni Vedù. Segnalati invece, Giuseppe Marchi, Bruno Olivieri, Andrea Ventura, Giuseppe Inciardi.

Opera di S.Antonucci - vincitore di CartoonSEA 2012

mercoledì 5 settembre 2012

I lavori più stressanti del mondo

In America è stato realizzato uno studio che ha analizzato moltissime attività lavorative andando poi ad individuare quelle in cui il rischio stress lavoro correlato è più elevato. Lo studio è stato realizzato da CareerCast, che nell'analisi ha considerato come fattori rilevanti: esposizione fisica al pericolo esposizione alla competizione e al giudizio altrui.
Da qui la classifica che vede i seguenti punteggi:
  1. Soldato, con 84.61 punti: subisce una serie di stress derivanti dalla vita comune, dal dover affrontare battaglie che potrebbero costargli la vita, dal dover eseguire ordini. 
  2. Pompiere con 60.26 punti: rischia la vita per salvare la vita altrui, deve prendere decisioni difficili ed è sempre in pericolo. 
  3. Pilota 59.58 punti: ha nelle sue mani la vita di molte persone, in più deve rispettare orari ben precisi e si sposta continuamente, subendo spesso gli effetti del jet lag. 
  4. Generale 55.17 punti: è un lavoro con molti compiti complessi che comprendono il guidare delle truppe, il prendere decisioni e l'avere rapporti politici. 
  5. Poliziotto 53.63 punti: è continuamente a contatto con la criminalità e deve riuscire a preservare l'incolumità dei cittadini, anche il poliziotto è costantemente in pericolo. 
  6. Organizzatore di eventi 59.85 punti: sembra un mestiere leggero ma in realtà presuppone moltissime responsabilità e pone questa figure di fronte al pubblico giudizio. 
  7. Responsabile delle pubbliche relazioni 47.56 punti: anche qui ci sono grandi responsabilità, ovvero mantenere positiva l'immagine dell'azienda o la persona per cui si lavora di fronte all'opinione pubblica. Spesso devono parlare a grandi gruppi di persone, alcune delle quali ostili. 
  8. Dirigente 47.41 punti: devono mantenere in attivo l'azienda, avere moltissime conoscenze in diversi campi e devono prendere continuamente decisioni importanti. 
  9. Fotogiornalista 47.09 punti: si trovano spesso in prima linea in zone pericolose o inospitali, hanno tempi stretti e c'è molta competitività. 
  10. Tassista 46.25 punti: oltre a essere l'obiettivo numero uno dei criminali, sono anche costretti a passare tutto il tempo nel traffico e a entrare in contatto con moltissimi tipi di persone estranee.