giovedì 30 giugno 2011

Sicurezza sul lavoro a Roma: questionario datori di lavoro

Novità sulla sicurezza sul lavoro a Roma e nel Lazio. Il 21 luglio Luigi Abate, presidente della commissione speciale “Sicurezza e prevenzione degli infortuni suoi luoghi di lavoro” ha presentato il questionario di autovalutazione per i datori di lavoro. Lo scopo è quello di valutare le reali conoscenze dei datori di lavoro in merito alla sicurezza sul lavoro, in modo che dall’analisi dei risultati si possano sviluppare delle proposte di prevenzione adeguate. Il primo passo che bisognerebbe effettuare è riconoscere al datore di lavoro, lo status di lavoratore speciale, che possiede cioè dei doveri e dei diritti diversi da quelli degli altri lavoratori e per questa ragione necessita di una formazione ad hoc. Proprio per questa ragione si sta pensando di organizzare degli specifici percorsi formativi dedicati ai datori di lavoro.

martedì 28 giugno 2011

Certificazioni in crescita per le aziende italiane

Accredia, Ente Italiano di Accreditamento, ha reso noto il numero di certificazioni di qualità. Il report è stato realizzato per essere presentato al World Accreditation Day 2011, Giornata Mondiale dell'Accreditamento, promossa dall'International Accreditation Forum (Iaf) e dall'International Laboratory Accreditation Cooperation (Ilac).
I risultati per le imprese italiane, soprattutto del Nord, sono inaspettatamente ottimi. A marzo ben 14500 imprese erano certificate ISO 14000, attestando così il loro impegno nell'investimento nella qualità ambientale. Del totale il 54% delle imprese si trova in Nord Italia, in particolare in Lombardia. L’ISO 14000 disciplina i sistemi di gestione ambientale, delle risorse, la riduzione degli sprechi e dei consumi di materiali, il miglioramento dell’efficienza energetica.
Le imprese che possiedono la certificazione BS OHSAS 18001 sono 4395, con una crescita dell'86% rispetto a un anno fa. I settori che hanno maggiormente investito nella sicurezza sono quelli delle costruzioni, dei servizi di produzione e distribuzione dell’energia elettrica e i servizi pubblici. Anche qui la maggior parte si trovano al Nord, mentre il Sud si attesta su una percentuale di appena il 15%.
Per le certificazioni di qualità ISO 9001 le percentuali sono così distribuite: 55% al Nord, 22% al Centro e 25% al Sud.

lunedì 27 giugno 2011

Convenzione sui diritti dei lavoratori domestici

È stata adottata la Convenzione internazionale a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori domestici durante la Conferenza annuale dell’Ilo (Internation Labour Organization).
Questa tipologia di lavoratori è fra le più sfruttate al mondo, nonostante in molti casi risulti indispensabile, specialmente chi fa assistenza agli anziani. I rappresentanti dei governi hanno votato con 396 voti favorevoli, 16 contrari e 63 astenuti la Convenzione che prevede la tutela dei diritti dei lavoratori domestici. In questo modo gli Stati che ratificheranno la Convenzione saranno obbligati a rispettare alcuni standard per chi lavora nelle case. Tra questi: orari di lavoro dignitosi, con almeno 24 ore consecutive di riposo, contratti chiari, tutela della sicurezza sul lavoro, rispetto dei diritti e dei principi fondamentali che regolano il lavoro.

L’adozione della Convenzione non significa che questa verrà applicata immediatamente dagli Stati, infatti per questo occorre la ratifica. Per questa ragione la segretaria generale della Confederazione sindacale internazionale (Ituc) ha chiesto all’Ilo di spingere gli Stati alla ratifica, affinché la Convenzione diventi legge.
Attualmente ci sono 53 milioni di lavoratori domestici ufficiali, ma le stime ne prevedono almeno il doppio considerando chi non ha un contratto regolare. Di questi 53 milioni, l’83% è donna, spesso giovane e straniera.

venerdì 24 giugno 2011

Alimentazione da lavoro

Si sa che mangiare bene fa rimanere il nostro corpo sano e in forma. Purtroppo lavorando si dimentica questo semplice principio. Vuoi perché si fatica tanto, vuoi, e forse di più, che durante la giornata si accumula un sacco di stress legato al lavoro, fatto sta che alla fine ci si riempe di cibi poco sani e iper calorici. Invece mangiare bene ci aiuterebbe ad affrontare in maniera più equilibrata tutta la giornata, donandoci anche un maggior senso di controllo e di razionalizzazione dei problemi lavorativi.

Se andiamo ad analizzare, i pasti tipici di un impiegato prevedono: 5/6 caffè, di cui uno consumato al posto della colazione; un pranzo anche piuttosto ricco a mensa o in un bar; cena altrettanto ricca per rifarsi di tutto quello a cui si è dovuto rinunciare a pranzo. Quello che è appena stato descritto è il modo migliore per ingrassare e sviluppare patologie come stipsi cronica, eccesso di colesterolo e diabete.

L’ideale sarebbe fare una colazione con latte e cereali, oppure lo yogurt o ancora un succo di frutta con un paio di fette biscottate e magari anche il caffè. A pranzo qualcosa di poco elaborato, che non significa niente pasta, ma che perlomeno sia condita in maniera semplice, con l’aggiunta di frutta e verdura, per arrivare alle 5 porzioni indispensabili ogni giorno. Fra la colazione e il pranzo non va dimenticato uno spuntino con la frutta, che serve e recuperare energie. A cena invece bisogna puntare sulle proteine (carne e pesce) con verdura, frutta e un po’ di pane.
Non morirete di fame e vi sentirete meglio di sicuro.

giovedì 23 giugno 2011

Sicurezza sul lavoro per le scuole Toscane

Durante l’audizione del Dipartimento Regionale per la prevenzione, igiene e sicurezza della Regione Toscana il presidente della commissione regionale Emergenza Occupazionale, Paolo Marini, ha lanciato una proposta molto interessante riguardante la sicurezza sul lavoro. L’idea è di coinvolgere i giovani che ancora vanno a scuola, affinché quando entreranno nel mondo del lavoro avranno già un’ampia cultura della sicurezza. La richiesta sarà di realizzare una serie di cortometraggi che serviranno a sensibilizzare sul tema.

Il presidente ha inoltre sottolineato un dato molto confortante, ovvero la diminuzione degli infortuni nel primo trimestre dell’anno. Di certo non bisogna fermare questo trend positivo, anzi occorre rafforzarlo con iniziative mirate. In particolare è necessario puntare su formazione, informazione, assistenza e vigilanza. Proprio per incentivare le imprese a mettersi in regola con le norme la Regione Toscana sta pensando di abbattere i premi assicurativi per le aziende che dimostreranno di aver adottato gli standard di sicurezza previsti dalla legge.

martedì 21 giugno 2011

Lavoratori, attenti al colpo di calore

Arriva l’estate e con essa il caldo. Tutti sappiamo che il calore può causare malori in alcune categorie di popolazione, primi fra tutti bambini e anziani, ma non bisogna dimenticare che anche le persone giovani che svolgono un’attività sportiva o lavorativi in momenti di particolare caldo possono essere soggetti a malori.
Per prevenire questi problemi il Ministero della Salute ha pubblicato un opuscolo che contiene consigli su come affrontare il caldo dei mesi estivi. È possibile scaricarlo qui.
Per ciò che riguarda chi lavora in ambienti chiusi, l’ambiente va mantenuto a una temperatura adeguata (24-26°C), con l’ausilio dei condizionatori, ma anche aprendo le finestre nelle ore più fresche. Ricordiamo che i condizionatori, per non fare male alla salute, devono avere filtri puliti.
Per chi invece lavora all’aperto la situazione è totalmente diversa. Il datore di lavoro deve assicurarsi che i lavoratori possano svolgere le loro mansioni nelle ore meno pericolose per la loro salute e soprattutto rifornirli di acqua fresca, per evitare la disidratazione dell’organismo. Per questi lavoratori il colpo di calore è sempre in agguato, specialmente se oltre alla temperatura alta c’è anche un tasso di umidità elevato. In questi casi l’addetto al primo soccorso deve intervenire trasportando l'infortunato in un luogo fresco e aereato, svestirlo, spruzzargli capo e tronco con acqua fresca, fargli bere acqua in abbondanza a piccoli sorsi e ripetutamente. Usare un ventilatore per favorire l'evaporazione della pelle bagnata, porre la persona stesa a pancia sopra e con le gambe sollevate rispetto al tronco. Se la situazione dovesse aggravarsi è bene contattare il 118.

venerdì 17 giugno 2011

Stagista: e la tutela della sicurezza sul lavoro?

Si parla spesso di sicurezza sul lavoro, delle nuove norme che la riguardano e soprattutto di come aumentare la sicurezza dei lavoratori. Quello che ci dimentica di fare è di definire chi è il lavoratore. Infatti con le nuove tipologie di contratto a volte è difficile orientarsi, seppure in realtà la cosa è molto semplice. Lavoratore è chiunque presti attività lavorativa, quindi sono lavoratori i dirigenti, gli operai e anche gli stagisti, seppure non abbiano una retribuzione ma solo un rimborso spese.
Questo cosa implica? Il datore di lavoro che decide di formare uno stagista all’interno della sua azienda dovrà avere per lui le stesse attenzioni che avrebbe per qualsiasi altro dipendente, quindi diventano obbligatorie le visite mediche, la formazione e l’informazione sulla sicurezza sul lavoro e la sorveglianza da parte di un tutor. Rimangono gli altri obblighi previsti dalla legge per il datore di lavoro: redazione del documento di valutazione dei rischi, la nomina del Medico Competente, del RSPP, degli addetti del primo soccorso e alla prevenzione incendi. Inoltre nel caso in cui lo stage si svolga in aziende artigianali o in industrie andranno forniti allo stagista i dispositivi di protezione individuali personali.

giovedì 16 giugno 2011

Sicurezza sul lavoro a Milano: concorso di idee per la sicurezza partecipata

Interessante iniziativa per la sicurezza sul lavoro a Milano, precisamente al cantiere di Porta Nuova Garibaldi. Lo scopo è quello di promuovere il concetto di sicurezza partecipata, ovvero il coinvolgimento dei lavoratori nello sviluppo di nuove pratiche per aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Infatti chi meglio di loro sa che cosa è più necessario, dove ci sono manacanze, cosa va migliorato. Nasce così il concorso di idee “La sicurezza ti premia”. È stato chiesto ai lavoratori di immaginare, attraverso un processo esplorativo, creativo e collaborativo, un miglioramento che avrebbero apportato al cantiere in tre categorie: dispositivi di protezione individuale e attrezzature; procedure di sicurezza e comunicazione in cantiere. Si sono iscritti 61 lavoratori, sono stati presentati 34 progetti per 8 premi corrispondenti a 6200€ e un iPad per il primo classificato in ogni categoria.

Le idee che hanno vinto sono effettivamente molto interessanti. Per la categoria “dispositivi di protezione individuale e attrezzature” l’idea proposta, di Alessio Fantauzzo e Alberto Vinci, è quella di migliorare il porta tenaglia tramite raddoppio del supporto a spirale e aggiunta di una fascetta di sicurezza che faccia da blocco anticaduta. Per “procedure di sicurezza” l’idea di Luigi Montini è stata progettata e realizzata e si riferisce alle operazioni che si compiono sui solai, prevede la predisposizione di una linea vita tesa tra due supporti fissati a due pilastri, così da permettere di installare velocemente delle linee vita temporanee; coprire tutta l’area di lavoro, superando il problema della rotazione; dare maggior libertà di movimento dei lavoratori sul solaio; avere più punti di vincolo sullo stesso supporto. Per “comunicazione in cantiere” il progetto di Antonio Lazzoni si riferisce alla crescente presenza di operai stranieri, che spesso non conoscono l’italiano, si propone perciò di realizzare brevi video, da utilizzare durante la formazione, che illustrino sia le procedure da rispettare durante le lavorazioni, sia il modo corretto di indossare i DPI e utilizzare le attrezzature. Un premio speciale anche all’idea di George Paunescu che immagina degli otoprotettori wi-fi, in maniera che il sistema di allarme possa essere sentito anche da chi è isolato dal mondo a causa delle protezioni.

martedì 14 giugno 2011

Stress lavoro correlato: indicatori, test, sintomi

Lo stress non viene considerato una malattia, ma questo non significa che non crei problemi fisici e psicologici. Sempre più si sta diffondendo quello che viene definito stress da lavoro correlato, legato cioè all’attività lavorativa. Questo tipo di stress non fa distinzioni, ne soffrono i dirigenti, per i troppi compiti che hanno da portare a termine, ma anche i precari, a causa dell’incertezza di cui è costellata la loro vita.

Gli indicatori dello stress da lavoro correlato non sono circoscrivibili, ma in generale si hanno alcuni sintomi comuni. A livello fisico lo stress può causare cardiopatie, disturbi gastroenterici, respiratori, locomotori e della qualità del sonno. Più evidenti sono i sintomi comportamentali: insicurezza, indecisione, meno capacità di giudizio, suscettibilità, difficoltà nei rapporti interpersonali, assuefazione da alcool e fumo e disturbi nel comportamento alimentare. A livello psicologico c’è una riduzione dell’attenzione, irritabilità, ansia, crisi depressive, crisi di pianto, autocritica eccessiva, pessimismo, cattivo umore generale.

In ogni caso il datore di lavoro deve correre ai ripari e assicurare la salute dei suoi dipendenti. Per questa ragione l’INAIL dal 19 maggio ha pubblicato online un manuale di valutazione dello stress da lavoro correlato, corredato di schede di valutazione, sia preliminare che approfondita, che possono essere usate in tutte le aziende. La valutazione preliminare serve a farsi un quadro generale della situazione, se da questa emergono dei fattori di rischio occorre effettuare un’analisi approfondita e adottare delle misure correttive, che emergono dall’interrogazione diretta dei dipendenti tramite questionario.

Le misure principali da prendere in considerazione riguardano la riduzione della pressione suoi lavoratori, creare orari lavorativi adeguati e un divisione dei compiti equa. Il lavoratore invece deve cominciare ad avere un atteggiamento di accettazione e se non basta deve scomporre i problemi in maniera da affrontarne un po’ per volta. È importante anche avere un’alimentazione corretta e praticare un’attività fisica in maniera regolare, perché così si liberano endorfine, che migliorano l’umore generale

martedì 7 giugno 2011

Sei stressato?Verificalo con StressCheck.

Un popolare spot diceva “C’è un app per tutto” e alla fine è vero, perché c’è un’applicazione anche per valutare il livello di stress da lavoro correlato. La legge vuole che il datore di lavoro verifichi il livello di stress dei propri dipendenti, ma se proprio non vi fidate del vostro capo potete utilizzare Stress Check. È un'utile applicazione per iPhone, iPad e iPod Touch da scaricare direttamente da iTunes e in maniera del tutto gratuita.

Ma come funziona? Basta rispondere a 20 domande, ognuna ha il suo punteggio e la loro somma vi dà il livello generale di stress. In più l'applicazione è in grado di dirvi in quale ambito della vostra vita risiedono le maggiori fonti di stress indicandovi di quale tipo soffrite, i suoi sintomi e come potete combatterlo. L’ultima versione, 1.4, vi permette di salvare il punteggio ottenuto e monitorare i cambiamenti, si spera in meglio, del vostro stile di vita e del livello di stress a cui siete sottoposti. Pagando una piccola cifra avrete a disposizione anche dei video di Office Yoga e degli esercizi di meditazione, i primi sono ideati appositamente per essere svolti in spazi piccoli, come appunto l’ufficio; i secondi invece servono per il rilassamento profondo e per ricevere una carica di ottimismo.

Il software è prodotto da AIIR LLC sulla base di una serie di ricerche scientifiche in questo campo

lunedì 6 giugno 2011

Sicurezza sul lavoro: concorso "Luoghi di lavoro sani e sicuri"

EU- OSHA, l’Agenzia europea per la salute e sicurezza sul lavoro, ha annunciato la terza edizione di “Luoghi di lavoro sani e sicuri”, un concorso cinematografico dedicato alla sicurezza sul lavoro.
Il 10 luglio è il termine massimo di presentazione dei lavori, che verranno giudicati da una giuria internazionale composta da esperti di cinema e di sicurezza sul lavoro durante il DOK Festival di Lipsia.
Il vincitore riceverà un premio di 8000€ e 1000 copie del suo film verranno distribuite nelle sale di tutta Europa.

Il tema del film devono essere i rischi che le persone corrono svolgendo il proprio lavoro. Altri temi possono essere i diritti dei lavoratori, la salute, la sicurezza sul lavoro, gli effetti dei cambiamenti politico-economici sul mondo del lavoro. Il premio verrà concesso a chi riuscirà a promuovere un dibattito sull’importanza della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro, portando un nuovo punto di vista del tema scelto, utilizzando una tram,a avvincente, personaggi caratterizzati e qualità cinematografiche elevate in termini di fotografia, suono e montaggio.

Il vincitore dell’edizione del 2010 è stato il regista cecoTomas Kudrna con All That Glitters, che narra la storia di un operaio di una miniera per l'estrazione dell'oro.

Maggiori info

venerdì 3 giugno 2011

HACCP all'Università Cattolica di Roma

Dal 23 al 25 Giugno all’Università Cattolica di Roma si parla di sicurezza alimentare con il corso “HACCP, controllo e autocontrollo dei prodotti alimentari”. L’HACCP è infatti una certificazione obbligatoria per tutte le aziende che manipolano o producono alimenti e chiunque desideri lavorare in questo ambito deve seguire un corso di formazione.

In particolare alla Cattolica si parlerà delle fasi di vita di un alimento, come prevenire patologie derivanti da una 
conservazione errata, come funziona il metodo HACCP e molto altro ancora.

Il corso è destinato agli operatori del settore sanitario e alimentare (Responsabili del Controllo Ufficiale, consulenti delle Aziende per l’Autocontrollo) che desiderano approfondire questi temi. Possono inoltre presentare domanda di partecipazione i laureati in Medicina e Chirurgia, Veterinaria, Scienze Agrarie, Scienze Biologiche e Farmaceutiche, Fisica, Chimica, Scienze e Tecnologie Alimentari, Tecniche della Prevenzione in Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, Dietista ed i titolari di Diploma Universitario.

mercoledì 1 giugno 2011

Donne medico: report scioccante dell'ordine dei medici

A quanto pare neanche le donne medico possono sentirsi tranquille. Il report “Donne medico: indagine su lavoro e famiglia, stalking e violenza” dell’Ordine dei medici di Roma parla da solo, già dal titolo.

Addirittura il 46,4% delle donne medico afferma di essere stata molestata almeno una volta in ambito lavorativo, il che di per sé è scioccante, se non fosse che a volte queste molestie vengono proprio dai superiori. Neanche l’ambito medico, dove il rispetto dell’essere umano dovrebbe essere massimo, si salva di questi episodi disdicevoli. Naturalmente non è sufficiente l’umiliazione e la sofferenza che derivano da una violenza sul luogo di lavoro, infatti i danni si ripercuotono su tutta la vita di queste donne, che a volte lasciano il lavoro, che si trovano sotto stress e che addirittura cambiano stile di vita. Sempre dal sondaggio le più colpite sono donne tra i 35 e i 54 anni, nubili, separate e divorziate, quindi che appaiono più deboli e indifese. Nonostante tutto, unica nota positiva, il 60% di loro afferma di amare la propria professione, almeno quello!