martedì 31 gennaio 2012

Decreto semplificazioni: cosa comporta per i cittadini

Non appena sarà pubblicato sulla GU il decreto semplificazioni entrerà in vigore. Andiamo a vedere cosa comporterà. Il decreto si compone di 64 articoli. Il Capo I riguarda le disposizioni generali in materia di semplificazione: modifiche alla legge n. 241 del 1990 in materia di conclusione del procedimento e poteri sostitutivi; semplificazione delle procedure amministrative mediante SCIA e riduzione degli oneri amministrativi.

Vediamo i cambiamenti che riguarderanno da vicino i cittadini:
Procedure anagrafiche più veloci: per ciò che riguarda il cambio di residenza diventerà subito effettivo e potrà essere richiesto con una procedura telematica,in questo modo si eviteranno tutti i disagi dovuti alle lentezze burocratiche che finora ha richiesto questo procedimento. Anche i cambi di stato (nascita, matrimonio, morte) potranno essere effettuati online, insieme alla cancellazione e iscrizione alle liste elettorali. Comune e Questura comunicheranno per via telematica per tutte le questioni riguardanti cartellini delle carte d'identità e le iscrizioni, cancellazioni e variazioni anagrafiche degli stranieri.
Documenti di riconoscimento: la scadenza per tutti sarà il giorno del compleanno, così non la si potrà dimenticare.
Patente di guida: per gli ultraottantenni cambia il procedimento per il rinnovo che sarà biennale, per farlo basterà la firma di un medico monocratico.
Bollino blu: varrà applicato alla prima revisione, dopo 4 anni dall'acquisto dell'automobile, e poi ogni due anni, sempre in occasione della revisione.
Disabili: eliminati i certificati duplicati e il verbale di accertamento dell'invalidità può sostituire le attestazioni medico legali per il rilascio del contrassegno per parcheggio e di accesso al centro storico, l'IVA agevolata per l'acquisto dell'auto, l'esenzione dal bollo auto e dall'imposta di trascrizione al Pra.
Lavoratrici in gravidanza:  vengono previste diversi tipi di astensione obbligatoria in presenza di determinate condizioni.
Privacy: eliminato l'obbligo di redazione del documento programmatico sulla sicurezza (DPS) che non è previsto tra le misure di sicurezza richieste dalla Direttiva europea, restano le misure di sicurezza previste dalla normativa vigente.
Impianti termici: eliminate le duplicazioni di certificati di conformità.
Assunzione di lavoratori extra-UE: la norma riduce gli oneri amministrativi connessi alla stipula del contratto di soggiorno per lavoro subordinato per lavoratori stranieri extra comunitari.
Autotrasportatori: viene semplificato l'accesso alla professione di autrasportatore, esentando dall'obbligo dell'esame di idoneità professionale sia chi ha superato un corso di istruzione secondaria che chi ha diretto in maniera continuativa, per almeno dieci anni, un'impresa del settore.

lunedì 16 gennaio 2012

I rischi per il lavoratore domestico

I lavoratori domestici sono coloro che prestano un’attività lavorativa continuativa per le necessità della vita familiare del datore di lavoro come ad esempio colf, assistenti familiari o baby sitter, governanti, camerieri, cuochi ecc... Rientrano in questa categoria anche i lavoratori che prestano tali attività presso comunità religiose (conventi, seminari), presso caserme e comandi militari, nonché presso le comunità senza fini di lucro, come orfanotrofi e ricoveri per anziani, il cui fine è prevalentemente assistenziale. Chi svolge queste attività ha una serie di diritti e doveri, esattamente come chi lavora presso un'azienda privata o una P.A.

Tra l'altro chi lavora in casa è facilmente soggetto ai classici incidenti domestici, tra tutti il rischio maggiormente sottovalutato è quello chimico, legato alle sostanze chimiche con cui si viene inevitabilmente a contatto durante le pulizie della casa. La valutazione del rischio chimico in ambiente domestico deve tenere conto dell'uso continuo di disinfettanti, insetticidi e detergenti che possono avere ripercussioni sulla salute del lavoratore, soprattutto perché queste sostanze, se mescolate tra loro, e utilizzate frequentemente, possono dare origine a vapori e gas che potrebbero risultare molto pericolosi se inalati direttamente. Generalmente per proteggersi da questa tipologia di rischio occorre seguire alcune semplici regole di buon senso:

  • leggere con attenzione le etichette dei prodotti; 
  • non mescolare sostanze di natura diversa; 
  • evitare l’uso degli spray e sostituirli con lo stantuffo; 
  • utilizzare i rimedi della nonna, che sembrano passati di moda ma che comunque sono meno dannosi e spesso anche più efficaci.

giovedì 5 gennaio 2012

No alle telecamere a lavoro: violano la privacy

La tutela del lavoratore deve essere sempre al primo posto, anche quando si tratta di sicurezza dei dati personali. Il garante della privacy ha infatti definitivamente vietato l’uso di telecamere nei posti di lavoro. Senza alcuna eccezione, comprese registrazioni non continuative o presenza di cartelli che ne indichino la presenza. 

Succede infatti che in alcuni luoghi di lavoro i datori decidano di installare delle videocamere per controllare l’operato dei dipendenti, il rispetto degli orari e il corretto svolgimento delle mansioni. In particolare questa nuova norma ha colpito un’amministrazione pubblica, una società ICT, una casa di risposo e un centro di riabilitazione in convenzione con il SSN. Infatti nella casa di riposo le telecamere erano state posizionate per riprendere la zona dove i dipendenti timbrano i cartellini e dove si trovano gli orologi marcatempo. Negli altri casi erano poste in corrispondenza di accessi, ascensori, corridoi e altre aree interne.

martedì 3 gennaio 2012

Pubblicazione degli atti della conferenza Stato-Regioni 21 dicembre 2011

Sono stati pubblicati gli atti della Conferenza Stato-Regioni del 21 dicembre 2011, durante la quale si sono discussi tre temi principali:

  • formazione dei lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro (art. 37 dlgs 81/08): requisiti dei docenti; organizzazione della formazione; metodologia di insegnamento e apprendimento; articolazione del percorso formativo dei lavoratori e dei soggetti di cui all’articolo 21 del comma 1 del D.lgs n.81/08; formazione particolare e aggiuntiva per il preposto; formazione dei dirigenti; attestati; crediti formativi; aggiornamento; disposizioni transitorie; riconoscimento della formazione pregressa; aggiornamento dell’accordo; allegato I – La formazione via e-Learning sulla sicurezza e salute sul lavoro; schede rischio basso, medio, alto. 
  • Formazione RSPP per i datori di lavoro (art. 34 dlgs 81/08): individuazione dei soggetti formatori e sistema di accreditamento; requisiti dei docenti; organizzazioni dei corsi (metodologia di insegnamento e apprendimento; articolazione del percorso formativo); valutazione e certificazione (aggiornamento; diffusione delle prassi; crediti formativi); adempimenti degli obblighi formativi in caso di esercizio di nuova attività; disposizioni transitorie; aggiornamento dell’accordo; allegato I – La formazione via e-Learning sulla sicurezza e salute sul lavoro; schede di rischio basso, medio, alto. 
  • Schema su realizzazione e funzionamento del SINP e regole per il trattamento dei dati.