giovedì 28 aprile 2011

Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro

Si celebra oggi la Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, organizzata dall'International Labour Organization (ILO), l'agenzia delle Nazioni Unite. La Giornata ha come obiettivo quello di realizzare un Sistema di Gestione della Sicurezza e della Salute sul Lavoro che possa essere utilizzato negli ambienti di lavoro di tutto il mondo.

La Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, giunta alla nona edizione, evidenzia come ancora oggi ci sia molta strada da fare in tema di sicurezza sul lavoro. Un tema fondamentale quanto delicato, che coinvolge le aziende ma molto più da vicino i lavoratori a cui devono essere garantite strutture adeguate. Perché a rimetterci sono loro e la loro vita.

In occasione della celebrazione odierna, in Ungheria è stata organizzata una cerimonia di premiazione per le migliori iniziative in materia di manutenzione sicura.

martedì 26 aprile 2011

Cosa fare in caso di infortunio sul lavoro?

Come comportarsi in caso di infortunio sul lavoro? Quali sono gli obblighi che spettano al lavoratore e quali al datore di lavoro? A chi spetta il compito di pagare la retribuzione del lavoratore in malattia da infortunio sul lavoro?

Il lavoratore che subisce un infortunio sul lavoro è tenuto ad informare immediatamente il proprio datore di lavoro, nel caso in cui quest'ultimo non sia presente al momento dell'incidente. Sarà cura del lavoratore o del datore di lavoro comunicare al medico competente l'avvenuto incidente, per ricevere quindi l'assistenza adeguata.

Il datore di lavoro dovrà denunciare l'accaduto presso l'INAIL che provvederà ad inviare, sempre su richiesta del datore di lavoro, la visita fiscale per effettuare una verifica delle condizioni di salute del lavoratore.

Al datore di lavoro spetterà il compito di versare la retribuzione per i primi tre giorni di assenza dovuta ad infortunio sul lavoro. Dal quarto giorno e fino al novantesimo spetterà all'INAIL erogare il 60% della retribuzione, calcolata sulla retribuzione media lorda percepita dal lavoratore nei 15 giorni antecendenti l'infortunio. Per i successivi giorni, la somma retribuita salirà al 75%.

giovedì 21 aprile 2011

Fumi di saldatura e rischio di danni cerebrali

Confermata la correlazione tra esposizione ai fumi di saldatura e danni cerebrali. In materia di sicurezza sul lavoro, un recente studio pubblicato su Neurology, rivista medica dell'Accademia Americana di Neurologia, ha rilevato che i lavoratori esposti al manganese, metallo presente nei fumi di saldatura, rischiano di subire danni alla stessa area del cervello che viene colpita dal morbo di Parkinson.

Lo studio ha coinvolto venti saldatori che non presentano sintomi di Parkinson, venti persone affette da morbo di Parkinson ma che non sono stati saldatori, e venti persone che non sono saldatori né sono affetti da morbo di Parkinson.

I saldatori su cui è stato effettuato lo studio sono in parte impiegati in un cantiere navale e in parte dipendenti di una compagnia di costruzioni in metallo, tutti con alle spalle una media di circa 30.000 ore di esposizione a fumi di saldatura. Questi soggetti sono stati sottoposti a PET, tomografia ad emissione di positroni, e a MRI, risonanza magnetica per immagini, e a test di abilità motorie.

Dalle analisi è emerso che il livello di manganese nel sangue dei soggetti esposti supera di due volte il limite massimo di manganese considerato normale. La diagnostica PET ha rilevato in alcuni una riduzione del livello di dopamina, una sostanza che facilita la comunicazione tra cellule nervose, così come una riduzione del livello di dopamina si presenta anche nei soggetti affetti da morbo di Parkinson, ma non saldatori.

Ai test motori i saldatori sono apparsi portatori di lievi difficoltà di movimento anche se non così estesi come in malati di Parkinson. In conclusione, l'area cerebrale nei saldatori è risultata sì compromessa, ma in modo differente che da persone affette da Parkinson. Ulteriori studi devono quindi essere condotti per arrivare a stabilire con certezza a quale tipo di rischio sono esposti i lavoratori che effettuano saldature nell'ambito delle loro mansioni, categoria che, nei soli Stati Uniti conta circa un milione di persone.

mercoledì 20 aprile 2011

Congedi: decreto modifica la normativa

Un decreto legislativo che modifica la normativa in materia di congedi è stato esaminato dal Consiglio dei Ministri il 7 aprile scorso. Ora attende il parere delle Commissioni parlamentari.

Il decreto stabilisce delle novità in materia di congedo per dipendenti pubblici e privati, attuando una delegata contenuta nel "Collegato lavoro". Diversi i punti che andranno ad essere modificati, tra cui i congedi per maternità, i congedi parentali e i permessi per assistenza a soggetti portatori di handicap grave.

Per il congedo di maternità, è previsto il rientro anticipato rispetto a quanto previsto dall'art.20 del decreto n.151/01 nel caso in cui la lavoratrice abbia subito una interruzione di gravidanza indotta o spontanea, successiva ai 6 mesi di gestazione. Sarà compito del medico competente valutare eventuali rischi per la lavoratrice, causati dal rientro anticipato.

Per il congedo parentale, viene stabilito che la madre, o in alternativa il padre, ha diritto di usufruire del congedo per un periodo massimo di tre anni, fino al compimento dell'ottavo anno di età del bambino.

Per quanto riguarda i permessi per assistenza a soggetti portatori di handicap gravi, se l'assistito si trova a più di 150 km di distanza, il lavoratore ha l'obbligo di documentare lo spostamento. Inoltre, il dipendente potrà assistere il coniuge o un parente prossimo solo se i genitori o il coniuge della persona da assistere abbiano più di 65 anni.

martedì 19 aprile 2011

"Sicurezza e Prevenzione Expo 2015", INAIL firma accordo

"Sicurezza e Prevenzione Expo 2015", questo il nome dell'accordo firmato ieri dall'INAIL, per garantire sicurezza sul lavoro alle persone impegnate nella realizzazione di Expo 2015. Un impegno quindi che avvicina ancora di più l'INAIL alle imprese e ai lavoratori.

"Questo protocollo rientra pienamente nella strategia di partnership e di sinergie autentiche che l'INAIL sta perseguendo da tempo con le parti sociali e le imprese, nella volontà di trovare gli spazi di collaborazione più ampi possibili con tutti gli attori, per una promozione capillare della cultura della sicurezza", ha commentato Marco Fabio Sartori, presidente dell'INAIL.

In sostanza, il protocollo firmato stabilisce agevolazioni straordinarie per le aziende attive durante l'Expo a cui si chiede in cambio di garantire la massima attenzione in termini di salute e sicurezza dei propri dipendenti. Verrà, inoltre, creato un poliambulatorio all'interno dell'Expo, con l'obiettivo di garantire assistenza di primo soccorso, che resterà in piedi anche dopo la manifestazione.

Particolare attenzione sarà rivolta anche ai 28mila volontari che saranno impiegati durante la manifestazione, la cui tutela è garantita da un'apposita sezione prevista all'interno del protocollo.

venerdì 15 aprile 2011

Sicurezza sul lavoro: morti bianche +25%

In Italia, tra gennaio e marzo 2011 si sono verificati 125 casi di mortalità sul lavoro. Nel 2010, nel periodo indicato, i casi erano stati 91. Quello delle morti bianche è un fenomeno, purtroppo, in forte crescita. Se nel 2010 era stata registrata una flessione pari al -6,9%, nel 2011 il dato è invece in crescita, con un +25%. A rivelarlo è l'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro della società Vega Engineering.

La maglia nera spetta alla Lombardia, seguita da Emilia Romagna, Piemonte, Sicilia, Campania e Veneto. Il settore più colpito è l'agricoltura, seguito dal comparto edile. Per quanto riguarda la fascia d'età, la maggior parte delle morti bianche si registra per chi ha tra i 40 e i 49 anni. Ancora, le morti più numerose avvengono per caduta di persone, poi per lo schiacciamento causato dalla caduta di oggetti pesanti e per il soffocamento dovuto alla inalazione di sostanze nocive.

Il Testo Unico sulla Sicurezza stabilisce norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Per tutelarsi, le aziende hanno l'obbligo di formare i lavoratori e i responsabili per la salute dei lavoratori con corsi di primo soccorso, corsi RLS e aggiornamenti.

martedì 12 aprile 2011

Telelavoro: affaticamento, isolamento e danni alla salute

Lavori in telelavoro e soffri di isolamento, affaticamento fisico e problemi alla vista e alla schiena? Non preoccuparti, non sei il solo. Secondo lo studio "Rischi domestici connessi con il telelavoro", condotto da Eures e commissionato da INAIL, infatti, chi lavora in casa rischia di sentirsi isolato dal resto del mondo, spesso lavora più del dovuto, non riesce più a distinguere tra il tempo dedicato ai lavori domestici e il tempo dedicato al lavoro (sopratutto nel caso delle donne), rischia di trascurare la famiglia e può lamentare dolori alla vista e alla schiena.

Il motivo? La mancanza di interazione con i colleghi, e quindi con il mondo esterno, ci porta a chiuderci in noi stessi e ad avere problemi a relazionarci con gli altri una volta fuori di casa. Inoltre, spesso l'azienda non garantisce al telelavoratore le norme per la sua salute e la sua sicurezza. È probabile che il telelavoratore diventi quindi il responsabile della sua salute, ma non abbia competenze in merito per disporre bene la scrivania, per garantire una illuminazione adeguata o fare in modo che il sistema di riscaldamento funzioni bene. Con conseguente danno alla vista e/o alla schiena.

Non ultimo anche il problema legato alla mancata distinzione dei tempi da dedicare alla famiglia e al lavoro. Si rischia quindi di dedicare troppo tempo alle attività domestiche e alla famiglia e poco al lavoro o, viceversa, troppo tempo al lavoro e poco alla famiglia.

Telelavoro quindi come una grande opportunità per risparmiare sui costi, per chi è impossibilitato a spostarsi o ha bisogno di rimanere in casa. Ma anche, o forse sopratutto, un rischio per noi stessi. A voi la scelta.