giovedì 23 dicembre 2010

Sicurezza del lavoro negli ambienti inquinati, circolare ministeriale

Il Ministero del Lavoro ha pubbicato la circolare 42/2010 in materia sicurezza sul lavoro nei cantieri e dovunque siano riscontrabili presenze di sostanze inquinanti.  Obiettivo del ministero è quello di rafforzare la tutela dei lavoratori che operano in ambienti confinanti (cisterne, serbatoi, stive, impianti di depurazione, cunicoli..).

Spetta da ora alle Direzioni Provinciali del Lavoro la disposizione tempestiva di piani di intervento, programmando controlli negli appalti di maggior rilievo di cu i DPL riferiranno agli organi di vigilanza territoriali che procederanno a loro volta ad eseguire rigorosi controlli sulla corretta, l'aggiornamento valutazione rischi e la completa redazione del Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali, DUVRI.

La circolare ha inoltre chiarito prassi da seguire riguardo le misure di prevenzione e protezione adottate per l’efficienza dei sistemi di emergenza predisposti, la formazione e informazione rivolte ai lavoratori in materia.


Il testo completo della Sicurezza sul lavoro negli ambienti sospetti di inquinamento è pubblicata sul sito del Ministero del Lavoro.

mercoledì 22 dicembre 2010

Nascono i Buoni Lavoro

Nascono i "Buoni Lavoro", strumenti giuridici creati per regolarizzare i lavoratori stagionali, le prestazioni per un periodo di tempo ben definito, le lezioni private e qualsiasi tipo di consulenza possa definirsi occasionale.

Possono usufruire dei "Buoni lavoro":
  • Imprese agricole: per attività stagionali e non, a condizione che però il volume d’affari prodotto sia inferiore a 7.000 €
  • Imprese familiari: che per lo svolgimento della propria attività si affidano a persone non appartenenti al nucleo familiare. In questo caso il limite al volume d’affari è fissato a 10.000 €;
  • Lavoro domestico per attività occasionali:
   
La normativa regola sia i contributi previdenziali che quelli assicurativi. Il datore può utilizzare buoni multipli fino a un massimo di 5 non divisibili. Il lavoratore con questo sistema opera in assoluta legalità nel rispetto della sicurezza sul lavoro, usufruendo di copertura assicurativa e di una paga che farà cumulo ai fini pensionistici.

La guida sul sistema Buoni Lavoro è consultabile sul sito INPS

giovedì 16 dicembre 2010

La sicurezza nei cantieri, il "Progetto obiettivo"della Regione Liguria

Progetto Obiettivo Sicurezza Cantieri”, è lo slogan con il quale la Regione Liguria sta portando avanti da mesi un programma di sensibilizzazione e legislazione sulla sicurezza dei lavoratori nei cantieri. Un ampio manifesto di intenzioni e di iniziative in parte già portate a termine per aumentare i controlli e l’attenzione nei cantieri liguri, affichè vengano seguiti i dovuti adempimenti sulla sicurezza sul lavoro. Il "Progetto Obiettivo Sicurezza Cantieri" prevede quattro attività di cui la metà sono state già chiuse. 

  • La prima attività (200.000 euro) ha riguardato la nascita di un’intesa con il Coordinamento dei comitati paritetici territoriali antinfortunistici (Cpt); 
  • La seconda  l’emissione di un bando creativo (in palio 60.000 euro) tramite una convenzione con la Genova-Liguria-Film Commission per un corto che parli della sicurezza nei cantieri;
  • La terza riguarda un piano preventivato e in via di chiusura che coinvolge la Liguria insieme all’Emilia Romagna finalizzato alla realizzazione di un sistema di comunicazione intero che permetta di migliorare il rapporto burocratico delle Amministrazioni con le ditte e i lavoratori
  • La quarta è invece un codice etico, codice comportamentale  per cantieri e ditte realizzato insieme alla Filse Finanziaria Ligure per lo Sviluppo Economico.
Ecco la news ufficiale del “Progetto Obiettivo Sicurezza Cantieri” sul sito della Regione Liguria

martedì 14 dicembre 2010

Vittime di infortuni sul lavoro, fondo di sostegno da ANMIL e Comune di Milano

Anmil e Comune di Milano hanno emesso un bando per acceder al fondo a sostegno delle vittime di infortuni sul lavoro e dei loro familiari. Un fondo che consinste in 100 mila euro complessivi, che verranno distribuiti in erogazioni che non potranno superare i 1.000 euro per ogni voce di rimborso prevista.

I richiedenti/beneficiari devono essere residenti a Milano e nel corso dell’anno 2010  non devono aver usufruito di altri benefici assistenziali. Possono accedere al bando: le vittime degli infortuni sul lavoro e i loro familiaristranieri in regola con il permesso di soggiorno.

Queste le tipologie di spese che possono essere rimborsate:
  • le spese sostenute per interventi medico-riabilitativi conseguenti e correlati all’infortunio e per interventi  di assistenza domiciliare private;
  • le spese straordinarie in particolare quelle sostenute per il reinserimento o inserimento lavorative;
  • le spese sostenute relativamente a tasse d'iscrizioni, rette di frequenza, acquisto di libri di testo, acquisto; di ausili scolastici per studenti diversamente abili, servizio mense, abbonamento per uso scolastico al servizio di trasporto, attività formative, sportive o ricreative;
Il bando per accedere al fondo a sostegno delle vittime di infortuni sul lavoro e dei loro familiari promosso da AMNIL e Comune di Milano è in download dal sito ANMIL.

lunedì 6 dicembre 2010

L’infortunio sul lavoro e le conseguenze psicologiche

“I disturbi emozionali dopo un infortunio sul lavoro”, è questo il titolo della pubblicazione presentata dal Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova nel corso del convengo “Le conseguenze psicologiche di un infortunio sul lavoro” tenuto dall’ANMIL a Roma lo scorso 3 dicembre. Un convengo sull’analisi e la valutazione delle conseguenze psicologiche che un infortunio sul lavoro può avere sul lavoratore e la cura e la prevenzione delle stesse conseguenze. Un incontro al quale hanno partecipato il presidente dell’ANMIL Franco Bettoni, il presidente della “Fondazione Sosteniamoli Subito” Antonio Giuseppe Sechi, il Ministro Sacconi, il presidente dell’INAIL Marco Fabio Sartori.

“I disturbi emozionali dopo un infortunio sul lavoro”, è un volume curato da cinque ricercatrici dell’ateneo veneto,  in cui sono state affrontate le patologie psicologiche e comportamentali che possono derivare dallo stato di degenza e di limitata autonomia di un lavoratore nel periodo successivo a quello di un infortunio. La dipendenza dagli altri per muoversi, la paura di non riuscire a tornare quello di prima e di non poter tornare al lavoro. Sono questi i sentimenti, le impressioni di impotenza che possono se non isolate, comprese e curate generare nelle persone seri disturbi post traumatici e depressione.

La ricerca a monte della pubblicazione è stata condotta sul campo, intervistando gli stessi affetti da disturbi comportamentali, ascoltando dalle loro stesse esperienze gli effetti che può avere una limitazione forzata della propria autonomia.

L’intento dello studio è quello di fornire a operatori, medici ed esperti del settore aggiornati modelli di valutazione, prevenzione e intervento. Integrare la letteratura riguardante il D.lgs 81/08 Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, e via discorrendo il documento valutazione rischi, il medico competente, RLS, RSPP. Mostrare come vicino alla prevenzione, alla cura di un malore fisico, alle malattie da stress lavoro correlato, ci sia quindi un ulteriore luogo di esplorazione che riguarda la salute mentale dei lavoratori post infortunio. Nelle fasi di recupero, successive a un incidente.

mercoledì 1 dicembre 2010

Visita fiscale, la depressione giustifica l'assenza

La Corte di Cassazione Sezione Lavoro con la sentenza Sent. del 21.10.2010, n. 21621 ha deciso che la sindrome depressiva ansiosa costituisce uno stato patologico tanto grave da essere sufficiente per giustificare l’assenza di un malato da casa nelle ore in cui dovrebbe essere reperibile.

La sentenza è frutto di una decisione inerente una causa che una ditta di Taranto e una lavoratrice avevano in piedi, riguardante il licenziamento della donna causato da irreperibilità della stessa durante le ore di visita fiscale. Irreperibilità giustificata dalla donna con la propria sindrome ansioso- depressiva.

Queste la motivazione della sentenza: “tale assenza era giustificata sia dalla natura della patologia da cui l’appellata era affetta (sindrome depressiva ansiosa), sia dalla necessità sopravvenuta di rivolgersi al suo sanitario di fiducia, per l’insorgere improvviso – documentalmente provato – di un evento morboso diverso da quello prima diagnosticato”.“La società ha trascurato la gravità dello stato patologico a carico della signora” dato che ”in casi simili, per giustificare l’obbligo di reperibilità in determinati orari, non è richiesta l’assoluta indifferibilità della prestazione sanitaria da effettuare, ma è sufficiente un serio e fondato motivo che giustifichi l’allontanamento dal proprio domicilio”.

Un novità per la legge in Italia. Da ora il datore di lavoro non potrà più utilizzare “l’assenza nelle ore di reperibilità per visita fiscale se il malato è certificato depresso ” come motivazione di un’eventuale licenziamento. .