giovedì 17 maggio 2012

I contaminanti degli alimenti

Quando si sente parlare di cibi contaminati a volte si può avere difficoltà a capire cosa indica esattamente questo termine. Partendo dal presupposto che i produttori di alimenti dovrebbero attenersi a delle specifiche procedure igieniche che prevedono analisi e controlli sugli alimenti che poi verranno immessi sul mercato, può certamente accadere che qualcosa vada storto e che un alimento smetta di essere commestibile.

Gli agenti contaminanti principali che si possono trovare nei cibi sono:

  • Nitrati: sono contenuti nell'acqua, specialmente del rubinetto, e nelle verdure, che li assorbono dall'acqua. Sono abbastanza innocui per gli adulti, mentre per i bambini possono essere altamente nocivi se si trasformano in nitriti, i quali provocano la malattia dei bambini blu, ovvero la cianosi. Per preservarsi è consigliabile mangiare frutta e verdura di stagione, ben lavata. 
  • Micotossine: sono agenti organici che derivano dalle muffe, che si formano sugli alimenti durante la conservazione o coltivazione. Alcune specie sono cancerogene e possono provocare danni ai reni. Gli alimenti più colpiti sono frutta secca, cereali, caffè, cacao, latte e formaggio. L'unico modo per preservarsi è gettare via il cibo che presenta muffa evidente. 
  • Residui fitosanitari: sono i residui lasciati dalle sostanze come pesticidi e fertilizzanti, si trovano quindi su frutta e verdura. L'UE ha imposto dei limiti di utilizzo che raramente vengono sorpassati, ma è comunque buona norma lavare bene frutta e verdura prima del consumo. 
  • Metalli pesanti: sono generalmente contenuti latte, carne, pesce, cereali, legumi, ortaggi, frutta, oli e grassi, succhi di frutta e vini che sono stati esposti alla contaminazione da piombo, quest'ultima ha effetti molto negativi sull'uomo in quanto provoca danni neurologici e cardiovascolari. In pesce e prodotti della pesca può essere invece presente il mercurio che può provocare danni alla crescita e neurologici. 
  • Diossine: si formano dalla lavorazione dei rifiuti, se non smaltite correttamente inquinano le falde acquifere e quindi animali e vegetali della zona, i loro effetti sono cancerogeni.

venerdì 4 maggio 2012

Nessuna rete: il cortometraggio sulla sicurezza in cantiere

I cantieri edili sono uno dei luoghi di lavoro più a rischio per i lavoratori, è per questo che frequentemente vengono realizzate campagne di sensibilizzazione che servono a diffondere sempre più la cultura della sicurezza soprattutto in questi ambienti di lavoro. In questi giorni con Repubblica XL è in edicola il cortometraggio "Nessuna rete" che affronta il tema degli infortuni e della prevenzione dai rischi. A realizzarlo è stato una band torinese, gli Avvolte, che hanno composto il brano che accompagna il video. Il corto è stato realizzato in collaborazione con INAIL Piemonte, CPT Piemonte, IED, Città di Torino, Intesa Sanpaolo.

Gli Avvolte sono nati del 2007 e ne fanno parte Christian Torelli, Eugenio Ieracitano, Davide Cortese e Mario Arisci. Nello stesso anno hanno composto Nessuna rete, un brano che pian piano è arrivato alle orecchie di enti e istituti che si occupano della sicurezza sul lavoro. A quel punto il regista, Marco Danieli, ha tradotto in storia ed immagini quelle sonorità e così nasce il DVD che adesso si trova in edicola gratuitamente fino ad esaurimento scorte. Il video ha visto la partecipazione degli atleti della squadra di tutti Blu2006 e dell’impresa edile Mira Costruzioni, le riprese sono state invece realizzate nella Piscina Monumentale e in un cantiere edile di via Dina a Torino con la collaborazione di Film Cossmission Torino e ATC Progetto di Torino. La storia racconta due vite parallele messe a confronto: quella di un tuffatore e di suo padre da una parte e quella di un ponteggiatore di un cantiere. Dal 4 al 31 maggio il corto verrà inoltre proiettato nelle sale cinematografiche supportato dalla partnership di Moviemedia e ruoterà in radio sul circuito di Radio Popolare Network.

L’INAIL con questa iniziativa dà maggiore forza alla sua intenzione di esplorare nuove forme comunicative affinché la sicurezza al lavoro non sia solo un argomento da addetto ai lavori, ma piuttosto un argomento di cui tutti sono a conoscenza poiché è di interesse davvero universale.