lunedì 16 gennaio 2012

I rischi per il lavoratore domestico

I lavoratori domestici sono coloro che prestano un’attività lavorativa continuativa per le necessità della vita familiare del datore di lavoro come ad esempio colf, assistenti familiari o baby sitter, governanti, camerieri, cuochi ecc... Rientrano in questa categoria anche i lavoratori che prestano tali attività presso comunità religiose (conventi, seminari), presso caserme e comandi militari, nonché presso le comunità senza fini di lucro, come orfanotrofi e ricoveri per anziani, il cui fine è prevalentemente assistenziale. Chi svolge queste attività ha una serie di diritti e doveri, esattamente come chi lavora presso un'azienda privata o una P.A.

Tra l'altro chi lavora in casa è facilmente soggetto ai classici incidenti domestici, tra tutti il rischio maggiormente sottovalutato è quello chimico, legato alle sostanze chimiche con cui si viene inevitabilmente a contatto durante le pulizie della casa. La valutazione del rischio chimico in ambiente domestico deve tenere conto dell'uso continuo di disinfettanti, insetticidi e detergenti che possono avere ripercussioni sulla salute del lavoratore, soprattutto perché queste sostanze, se mescolate tra loro, e utilizzate frequentemente, possono dare origine a vapori e gas che potrebbero risultare molto pericolosi se inalati direttamente. Generalmente per proteggersi da questa tipologia di rischio occorre seguire alcune semplici regole di buon senso:

  • leggere con attenzione le etichette dei prodotti; 
  • non mescolare sostanze di natura diversa; 
  • evitare l’uso degli spray e sostituirli con lo stantuffo; 
  • utilizzare i rimedi della nonna, che sembrano passati di moda ma che comunque sono meno dannosi e spesso anche più efficaci.

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