In Sicilia i lavoratori non conoscono i propri diritti nell'ambito della salute e della sicurezza sul lavoro. Questo il risultato di un'indagine svolta dalla CGIL attraverso un questionario somministrato a 700 lavoratori sia di aziende private che pubbliche, medie e grandi. I risultati dimostrano che il 30% dei lavoratori non conoscei compiti del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, il 60% non sa chi sia nè il proprio RLS nè il medico competente. Le percentuali elevate hanno spinto la CGIL a chiedere la collaborazione dell'INAIL per estendere il questionario e avere dati più reali. Intanto a fine maggio è stato organizzato un incontro proprio per informare e formare i lavoratori su quelli che sono i compiti dell'RLS e sull'importanza che questa figura ha all'interno dell'azienda. Sempre all'INAIL è stato richiesto uno sgravio di 16 ore per tutti i lavoratori neoassunti, affinchè i primi due giorni di lavoro vengano sempre dedicati alla formazione e all'informazine, evitando così il più possibile quelli che sono gli incidenti per disattenzione, ansia o inesperienza.
Il segretario regionale di CGIL, Michele Pagliaro, ha commentato i risultati dell'indagine: “L’obiettivo è contribuire alla diffusione della cultura della sicurezza e alle pratiche per garantirla in una regione dove gli incidenti sono ancora troppi. In un periodo di crisi devastante sappiamo purtroppo che i primi tagli sono quelli effettuati sulla sicurezza del lavoratore che spesso arriva a pagare con la vita. Vogliamo infatti da un lato sensibilizzare i lavoratori riguardo ai propri diritti, dall’altro stimolare le istituzioni a un maggiore impegno con l’obiettivo di radicare la cultura della sicurezza in tutti e fare diminuire il numero degli incidenti sul lavoro, ancora oggi alto“.
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