venerdì 10 ottobre 2014

Sicurezza sul lavoro e telelavoro

Il telelavoro non è ancora una realtà ampiamente sviluppata in Italia, sono ancora molto poche le aziende che lo applicano e non c'è ancora una normativa definitiva sulla questione. Di riferimento possono essere prese solo l'Accordo Interconfederale del 2004, che riprende l'Accordo-quadro europeo del 2002 sul telelavoro, e la Legge di stabilità 2012.

Entrambi prevedono un'equiparazione tra lavoratore in sede e il telelavoratore, godono cioè degli stessi diritti. In questo viene perciò anche compresa la sicurezza sul lavoro, che rimane responsabilità del datore di lavoro. Il datore di lavoro è responsabile della tutela della salute e della sicurezza di tutti i lavoratori, compresi i telelavoratori. Questi ultimi dovranno ricevere una formazione adeguata sulla normativa vigente, sul corretto uso dei videoterminali e sulle pause di lavoro stabilite dalla legge. Dall'altra parte il datore di lavoro, le rappresentanze dei lavoratori e le autorità competenti possono accedere, previo avviso e consenso, all'abitazione o ai locali dove il telelavoro viene svolto, per accertarsi della corretta applicazione delle norme.

Vediamo quali sono le caratteristiche che deve avere un'abitazione per poter essere considerata in linea con la normativa sulla sicurezza sul lavoro.


  1. Superficie: minimo 15-25 mq
  2. Impianto elettrico e di riscaldamento: devono essere a norma, provvisti di denuncia di messa a terra e certificazione;
  3. Illuminazione: non deve esserci illuminazione diretta del monitor, si possono usare tende di colore neutro per schermare l'illuminazione naturale, mentre quella artificiale deve essere costituita da lampade a incandescenza o a fluorescenza dotate di diffusori. Vanno infine evitate superficii riflettenti.
  4. Postazione di lavoro: sedie e tavoli devono essere ergonomici. Il tavolo si circa 160 x 90 cm di superficie opaca e lo spazio per le gambe deve essere di minimo 70 cm di larghezza e 80 cm di profondità. Le sedie devono avere l'altezza regolabile, lo schienale inclinabile e regolabile e base di appoggio antiribaltamento a 5 razze. 
  5. Apparecchiature: lo schermo deve essere a una distanza di circa 60 cm, la tastiera deve essere posizionata in maniera che il braccio sia in verticale e l’avambraccio lievemente inclinato verso il basso; non devono esserci finestre davanti o dietro allo schermo. 
  6. Postura: i piedi vanno tenuti in orizzontale sul pavimento, è consigliabile cambiare frequentemente posizione, è bene organizzare il lavoro prevedendo delle pause. 
  7. Rischio elettrico: tutti gli interventi devono essere eseguiti da tecnici specializzati e abilitati. Nell'uso delle apparecchiature occorre fare attenzione a non versare liquidi, a non danneggiare l'isolamento dei cavi ed evitare fonti di calore nei pressi dei cavi e delle prese elettriche. 
La commissione per gli interpelli del Ministero del lavoro, a ottobre 2013, ha fornito ulteriori precisazioni in merito alla sicurezza sul lavoro per il telelavoratore, nello specifico:

  • il domicilio del lavoratore, qualora coincida col luogo in cui lo stesso presta attività lavorativa, non può essere considerato globalmente luogo di lavoro e dunque non è soggetto alla valutazione dei rischi;
  •  il lavoratore a domicilio è soggetto agli obblighi di formazione e informazione (con esclusione di quelli relativi al primo soccorso e all'antincendio) e dovrà essere necessariamente munito dei dispositivi di protezione individuali in relazione alle mansioni espletate.

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