martedì 12 aprile 2011

Telelavoro: affaticamento, isolamento e danni alla salute

Lavori in telelavoro e soffri di isolamento, affaticamento fisico e problemi alla vista e alla schiena? Non preoccuparti, non sei il solo. Secondo lo studio "Rischi domestici connessi con il telelavoro", condotto da Eures e commissionato da INAIL, infatti, chi lavora in casa rischia di sentirsi isolato dal resto del mondo, spesso lavora più del dovuto, non riesce più a distinguere tra il tempo dedicato ai lavori domestici e il tempo dedicato al lavoro (sopratutto nel caso delle donne), rischia di trascurare la famiglia e può lamentare dolori alla vista e alla schiena.

Il motivo? La mancanza di interazione con i colleghi, e quindi con il mondo esterno, ci porta a chiuderci in noi stessi e ad avere problemi a relazionarci con gli altri una volta fuori di casa. Inoltre, spesso l'azienda non garantisce al telelavoratore le norme per la sua salute e la sua sicurezza. È probabile che il telelavoratore diventi quindi il responsabile della sua salute, ma non abbia competenze in merito per disporre bene la scrivania, per garantire una illuminazione adeguata o fare in modo che il sistema di riscaldamento funzioni bene. Con conseguente danno alla vista e/o alla schiena.

Non ultimo anche il problema legato alla mancata distinzione dei tempi da dedicare alla famiglia e al lavoro. Si rischia quindi di dedicare troppo tempo alle attività domestiche e alla famiglia e poco al lavoro o, viceversa, troppo tempo al lavoro e poco alla famiglia.

Telelavoro quindi come una grande opportunità per risparmiare sui costi, per chi è impossibilitato a spostarsi o ha bisogno di rimanere in casa. Ma anche, o forse sopratutto, un rischio per noi stessi. A voi la scelta.

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