È stata adottata la Convenzione internazionale a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori domestici durante la Conferenza annuale dell’Ilo (Internation Labour Organization).
Questa tipologia di lavoratori è fra le più sfruttate al mondo, nonostante in molti casi risulti indispensabile, specialmente chi fa assistenza agli anziani. I rappresentanti dei governi hanno votato con 396 voti favorevoli, 16 contrari e 63 astenuti la Convenzione che prevede la tutela dei diritti dei lavoratori domestici. In questo modo gli Stati che ratificheranno la Convenzione saranno obbligati a rispettare alcuni standard per chi lavora nelle case. Tra questi: orari di lavoro dignitosi, con almeno 24 ore consecutive di riposo, contratti chiari, tutela della sicurezza sul lavoro, rispetto dei diritti e dei principi fondamentali che regolano il lavoro.
L’adozione della Convenzione non significa che questa verrà applicata immediatamente dagli Stati, infatti per questo occorre la ratifica. Per questa ragione la segretaria generale della Confederazione sindacale internazionale (Ituc) ha chiesto all’Ilo di spingere gli Stati alla ratifica, affinché la Convenzione diventi legge.
Attualmente ci sono 53 milioni di lavoratori domestici ufficiali, ma le stime ne prevedono almeno il doppio considerando chi non ha un contratto regolare. Di questi 53 milioni, l’83% è donna, spesso giovane e straniera.
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