lunedì 26 settembre 2011

Le aziende si disinteressano dello stress da lavoro correlato

In Italia ci sono 4 milioni e 58 mila lavoratori a rischio stress lavoro, il 21% dei lavoratori ha effettivamente offerto di stress, depressione e ansia causati dall’attività lavorativa correlato (dati Istat, 2008 – Salute sui luoghi di lavoro). Sono queste le ragioni per cui la legge richiedeva l’autocertificazione del documento di valutazione rischi, che comprendesse anche la valutazione dello stress da lavoro correlato (art. 28 comma 1bis D.Lgs. 81/08) da consegnare entro dicembre 2010. Così non è stato.

Solo il 20% delle aziende ha effettivamente valutato il livello di stress dei suoi lavoratori. In più, dove la valutazione è stata effettuata, si sono riscontrate carenze nella metodologia. I lavoratori non sono stati coinvolti e molto spesso la valutazione è stat globale, quando invece le Linee Guida suggeriscono di dividere i lavoratori in gruppi omogenei, poiché ogni mansione ha le sue problematiche specifiche e differenziate.

Le aziende sembrano non preoccuparsi di questo fenomeno, che invece influisce anche sul successo delle aziende stesse. È stato più volte provato che lo stress da lavoro correlato diminuisce la produttività e aumenta l’assenteismo, fattori che spesso creano problematiche in primis al lavoratore, ma anche all’azienda.

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